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kit immaginario dello scrittore del XIX secolo articolo di Visitmilano

È passato molto tempo da quando ho scritto il mio ultimo articolo sulle impressioni delle celebrità che hanno visitato Milano o che hanno qui vissuto. Oggi vorrei dire qualcosa su un autore francese di nome Henri Beyle, meglio conosciuto come Stendhal.

Chi era Stendhal?

Stendhal lo scrittore francese che avrebbe voluto essere Milanese di VisitMilano

Stendhal

Stendhal è stato uno dei maggiori scrittori romantici francesi. I suoi romanzi più belli sono probabilmente Le Rouge et le noir (1830; Il rosso e il nero) e La Chartreuse de Parme (1839; La certosa di Parma).

Nacque a Grenoble, nel sud-est della Francia, nel 1783 in una famiglia benestante. Secondo Stendhal, sua madre era una donna allegra e colta; sapeva parlare italiano e leggere la versione originale della divina commedia di Dante. Sfortunatamente, morì quando Henri aveva solo sette anni. Suo padre era un avvocato interessato a fare soldi (così lo descrive Stendhal); in parole povere, padre e figlio non andavano molto d’accordo. Appena possibile, Henri ha lasciò la famiglia.

Nel 1799 se ne andò da Grenoble alla volta di Parigi. Il motivo ufficiale era studiare matematica, ma la sua intima ambizione era quella di diventare uno scrittore e, soprattutto, di sfuggire alle regole del padre. Una volta a Parigi, cambiò i suoi piani; non entrò mai all’École Polytechnique e non si laureò mai in matematica. Dopo un “periodo sabbatico” di circa 6 mesi, nel 1800, grazie a suoi parenti di altissimo livello, si arruolò nell’esercito di Napoleone Bonaparte divenendo sottotenente destinato a Milano.

Tomba di Stendhal al cimitero di Montmartre, Parigi

Le sue impressioni su Milano:

A Milano, il timido e giovane ufficiale Heri Beyle scoprì le delizie della città e dell’amore. Due anni dopo, la sua carriera amministrativa nell’esercito francese crebbe notevolmente, lasciò quindi l’Italia perché destinato nei territori tedeschi e austriaci.

Quando nel 1815 cadde Napoleone Bonaparte, la carriera militare di Stendhal terminò. Decise di stabilirsi a Milano dove diventò amico degli intellettuali

liberali locali. Qui studiò musica, arte visiva e si innamorò fatalmente di Métilde Dembowski, che però lo respinse.

Nel 1821, a causa delle sue amicizie politiche che lo avevano compromesso agli occhi delle autorità di occupazione austriache, Stendhal dovette lasciare Milano e non tornò più.

Nelle sue lettere e nei suoi ricordi, molto spesso descrive Milano con ammirazione. Grazie a Stendhal sappiamo che le feste di carnevale organizzate dal Teatro alla Scala erano infinite e favolose, che le signore milanesi erano belle ed eleganti. Secondo Stendhal, le residenze nobiliari Milanesi sembravano semplici dall’esterno ma erano invece opulente all’interno.

Anche se non tornò mai a Milano, Stendhal non dimenticò mai la città. Sulla sua lapide, nel cimitero di Montmartre a Parigi, infatti, si legge una frase in italiano che recita: “Arrigo Beyle Milanese, scrisse, amò, visse”. Morì il 23 marzo 1849.

Milano è certo cambiata nel suo aspetto da quando Stendhal la vide la prima volta ma, sono certa che se lui tornasse, si sentirebbe ancora a suo pieno agio qui.

Che ne dite di visitare insieme Milano andando a scoprire i luoghi preferiti dallo scrittore francese Stendhal? Vi aspetto!

 

 

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